La storia d’amore, finita ufficialmente oggi, tra Andrea Giambruno e Giorgia Meloni, era cominciata dietro le quinte di una trasmissione di cui il giornalista Mediaset era autore. Era il 2014 e la futura Presidente del Consiglio, ospite del programma, era arrivata trafelata e affamata, e aveva approfittato di una pausa pubblicitaria per mangiare al volo una banana. Lo spuntino, però, non era ancora finito, prima di tornare in onda. Andrea Giambruno, come lui stesso ha poi raccontato, si affrettò a portare via il frutto: «Io mi precipito e gliela strappo di mano anche con una certa foga, ci manca la Meloni in diretta con una banana». In quel momento scattò il colpo di fulmine: «Non so dire,i nostri occhi si incrociano in modo strano, è stato un attimo». Da allora, il giornalista iniziò a corteggiarla.
«Sono il signor Meloni»
Ed ebbe successo: la relazione tra Andrea Giambruno e Giorgia Meloni è durata una decina di anni, nonostante l’appartenenza a casacche politiche diverse, come spiegò la leader di Fratelli d’Italia in una puntata deIl Testimonedi Pif: «Il mio compagno è di sinistra, adesso penso che voterà per me alle prossime elezioni. Discutiamo sui gay, sui temi etici, sulla legalizzazione delle droghe leggere. Non la pensiamo nella stessa maniera».
Lui, però, sembrava appagato dal suo ruolo di first gentleman. Parlando con il settimanaleChi aveva ammesso: «Quella famosa è Giorgia, non sono io. Sono il signor Meloni e ne sono orgoglioso».
«Andrea è un padre fantastico»
Nel 2016 nacque Ginevra, una gioia immensa per entrambi i genitori. Da allora, aveva spiegato Giorgia Meloni a Repubblica, due mesi dopo la nascita della figlia, «con la mia vita è cambiata anche la visione del mondo, della politica.Sono più concreta, pochi fronzoli. Addio a riunioni inutili, vado al sodo, non ho tempo da perdere, ho delle priorità».Giambruno era il suo grande alleato: «Andrea è un padre fantastico, presentissimo. Passa a Milano una settimana al mese, ma quando è qui lavora quasi sempre di sera e durante il giorno sta molto con Ginevra. Ci alterniamo, ci aiutiamo, ci completiamo». Negli anni, la coppia ha provato ad avere un altro figlio, senza riuscirci. «Ci ho provato, ma non è arrivato. E mi sento un po' in colpa per non poter regalare a Ginevra quel legame che io ho avuto con mia sorella», aveva confessato Giorgia Meloni.
Lui difende lei
Quando, un paio di anni fa, lei ricevette insulti sessisti da un professore dell’Università di Siena, Giambruno prese pubblicamente le sue difese: «Io sono il compagno di Giorgia Meloni, che è anche la madre di mia figlia.Sono molto fiero di quello che ha fatto Giorgia nella sua vita. Io spiegherò a mia figlia quanto sua madre sia valorosa e meritevole di ciò che ha fatto nella sua vita».
Lei non riesce a difendere lui
Più recentemente, è toccato a lei (provare a) difendere il compagno, dopo la sua frase infelice sullo stupro di Palermo («Se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi»). In quell’occasione, Meloni spiegò che Giambruno«voleva dire di tenere gli occhi aperti». Però prese anche le distanze dalle sue esternazioni: «Colgo l'occasione per dire che sono mesi che qualsiasi cosa Giambruno dica io sono chiamata in causa». E ancora: «Vi prego per il futuro di non chiedermi commenti su quello che dice un giornalista in tv perchénon sono io a dire ad un giornalista, che esercita la sua professione, quello che deve dire».
Questa settimana, invece, Giambruno si è reso indifendibile anche (e soprattutto) da lei, quando Striscia la Notizia ha pubblicato i due imbarazzanti fuorionda pieni di battute pesanti, volgari e a sfondo sessualeche, oggi, è difficile non mettere in relazione con la separazione.
«E se ci fossimo già sposati senza dirlo a nessuno?»
La coppia non è mai arrivata al matrimonio, ma solo tre giorni fa, in un’intervista a Chi, lui aveva dichiarato: «Finché ce lo chiederanno, io e Giorgia non ci sposeremo. Lo faremo quando ci andrà.Oppure ci siamo già sposatie non l'abbiamo detto a nessuno». Per poi parlare del suo «cuore gitano». Ma con una frase nel suo post di questa mattina la premier dà un'altra versione completamente diversa dall'intervista al giornalista di pochi giorni fa: «Le nostre strade si sono divise da tempo, ed è arrivato il momento di prenderne atto». Non sta a noi sindacare la fine di una relazione né mettere in dubbio le parole di una delle due parti, però sembra chiaro che le strade dei due procedono ormai su due binari completamente diversi.
